Quale relazione tra archeologia e Art Brut?
Il colloquio interdisciplinare prende avvio dal caso di Gaetano Moschella, contadino siciliano che nella seconda metà dell’Ottocento riesce a vendere le sue sculture come reperti antichi al Museo Archeologico di Palermo e al British Museum. La vicenda è riemersa recentemente dai depositi del museo grazie agli studi della storica Flavia Frisone. Falsario, ma forse anche creatore di Art Brut ante litteram.
Un enigmatico “immaginario archeologico” è ricorrente in Sicilia tra scultori spontanei e generalmente analfabeti, come Filippo e Salvatore Bentivegna a Sciacca, o Francesco Cusumano a Caltagirone in Sicilia. Cosa collega ad una cultura scomparsa da secoli questi artisti che manifestano nelle loro opere un evidente rapporto con i manufatti che gli antichi storici greci ci hanno descritto o che gli scavi hanno riportato alla luce?
Osservatorio Outsider Art n. 16
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