Il Maghreb Al-andalus.
Studi antropologici sul Mediterraneo
di José Antonio González Alcantud
Testi e Atti 19
Edizioni Museo Pasqualino, Palermo 2024
ISBN 979-12-80664-77-8
La riflessione intorno ad al-Andalus, periodo storico che si riferisce all’occupazione musulmana – tra l’VIII e il XV secolo – di gran parte della penisola iberica, ha visto una rinascita nel campo degli studi archeologici, storici, estetici e antropologici soprattutto in area iberica e anglofona. È stato un fertile periodo di coltivazione del libero pensiero e del buon governo, sebbene non siano mancati i periodi di intolleranza, rappresentati dai movimenti provenienti dal Maghreb, dagli Almohadi e dagli Almoravidi, il “mito buono” di al-Andalus, però, sembra prevalere. Un mito che è stato più volte sottoposto a verifica e che è, difatti, divenuto l’oggetto di un importante dibattito contemporaneo – postcoloniale e postmoderno – tale da configurare al-Andalus come il territorio in cui l’Islam attuale è messo alla prova, soprattutto in termini di tolleranza e razionalità.
Il volume intende introdurre il lettore in questo campo di studi oggi protagonista nel nostro contemporaneo.
José Antonio González Alcantud è Professore di Antropologia Sociale presso l’Università di Granada, Accademico Corrispondente della Reale Accademia di Scienze Morali e Politiche di Spagna. Ha ricevuto il Premio Internazionale Giuseppe Cocchiara in Studi Antropologici (2019). Ha dedicato una parte importante del suo lavoro all’analisi del mondo andaluso, del mondo marocchino e dell’orientalismo nelle diverse sfaccettature, compresa quella controculturale. Tra le sue opere più note: Le logiche della sconfitta e la formazione dello stereotipo islamico (2002, tradotto in francese nel 2008); Storia coloniale del Marocco, 1894-1961 (2019), Le catastrofi e gli elementi. Storia culturale (2022); Verità, post-verità, sovrarealtà (2022).