In questo numero pubblichiamo un primo report regionale sui musei etnografici, due riflessioni interpretative su altre realtà nazionali e tre analisi dei sommovimenti indotti dalla Decolonizzazione o Repatriation in casi italiani e stranieri. L’esame della museografia etnografica in altre regioni verrà completato nel numero di AM 46, in uscita entro l’anno. Abbiamo tentato di operare da sismografi della pratica museale di nostra diretta e vicina competenza. Ci interessa comprendere le inedite risorse sociali, culturali e umane che stanno affiorando e tentare di valorizzarle. Un particolare fronte di riflessione, che ci fa piacere aver aperto sin da questo numero, riguarda le denominazioni museali emergenti che ridefiniscono il campo e le prospettive etnografiche (museo di prossimità, museo delle culture, museo delle civiltà). In che modo questi appellativi aprono nuove direzioni e/o chiudono visioni critiche? Si potranno ancora usare alcuni concetti per noi strategici (etnografia, etnologia, cultura popolare, egemonia, subalternità, ecc.) ovvero interni al nostro habitus conoscitivo? E infine quale futuro è da prevedere per i musei etnografici nell’era ormai matura della patrimonializzazione. Nebbia fitta?
AM#45. NEBBIA FITTA. IL FUTURO DEI MUSEI ETNOGRAFICI I
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